Il fascino della semplicità rurale dell'Antica Masseria Fagà.
Inebriati dal profumo delle fascine bruciate che si mescola con il fresco e intenso aroma delle zagare degli agrumeti che circondano la masseria proviamo ad entrare in questo piccolo pezzo di paradiso.
Ci viene incontro il Signor Primaldo. I suoi lineamenti forti ma buoni e generosi come la sua terra, la pelle scura e solcata come i campi che egli stesso cura.
Il suo accativante e semplice sorriso invita ad un incontro rilassante.
Così è. Con l'entusiasmo da eterno fanciullo Primaldo ci porta affabulando nella sua casa ricca di storie di contadini.
Gli antichi pozzi, la cisterna architettata nell'epoca per raccogliere l'acqua. I grandi camini che ingoiano avidi la legna, che arde d'inverno tra volute di fumo e crepitanti scintille.
Nell'assolato e caldo pomeriggio ci protegge l'ombra dei pini marittimi che si levano alti all'ingresso del viale.
Davanti a noi un filare di aranci e limoni che colorano il giardino come gemme nell'oro del sole abbagliante.
Primaldo ci lascia scomparendo tra gli alberi, per ricomparire poco dopo con le braccia cariche di limoni.
Ne apriamo uno, profumatissimo e succoso, vera e propria manna dissetante.
Il cancello che si è chiuso alle nostre spalle ci divide dal tempo che scorre veloce, incalzante, spesso impietoso.
Camminiamo nei viali di ghiaia, che tagliano l'erba cresciuta naturalmente, senza artifici se non quello di accarezzarla di tanto in tanto perchè non diventi scapigliata. Così ci racconta Primaldo.
Siamo immersi in un'atmosfera che invoglia al riposo, al rilassamento totale, a riconquistare il dialogo tra il nostro corpo e l'anima disturbato e interrotto dalla frenetica attività quotidiana.
I ciuffi di lantane gialle e lilla, insieme a fiori di campo, crescono timidamente sulla terra abituata a nutrire gli ulivi forti e secolari.
La masseria e le sue basse costruzioni mediterranee colorate dal bianco della calce sono immerse nel sole e nelle piante, aiutate a crescere naturalmente con giusta attenzione, comunque mai soverchiante.
Primaldo ci spiega con occhi vivaci e meritata soddisfazione il lavoro di ricostruzione che lo ha impegnato per anni e continua ancora ad impegnarlo.
La fatica di ridare alle pietre il calore dell'ospitalità, all'acqua la continuità della vita del luogo, altrimenti destinato a scomparire.
Calore e vitalità che percepiamo e che lasciamo che ci pervada.
Il giorno sta per salutarci quando decidiamo di lasciare l'incanto del luogo. Il sole tinge di rosso il cielo terso dietro gli alberi che sembrano appoggiarsi pigri sul muretto a secco che circonda tutta la masseria e che Primaldo ha costruito pietra su pietra con sapiente arte contadina. Varchiamo il cancello, ma prima di reimmergerci nella realtà di sempre, ci voltiamo a salutare.
Primaldo, con il suo corpo piccolo e asciutto ma compatto e solido come gli ulivi della sua campagna, si allontana dalla nostra vista verso la porta di casa con il braccio in alto.
Arrivederci Primaldo! arrivederci Antica Masseria Fagà!
Ci viene incontro il Signor Primaldo. I suoi lineamenti forti ma buoni e generosi come la sua terra, la pelle scura e solcata come i campi che egli stesso cura.
Il suo accativante e semplice sorriso invita ad un incontro rilassante.
Così è. Con l'entusiasmo da eterno fanciullo Primaldo ci porta affabulando nella sua casa ricca di storie di contadini.
Gli antichi pozzi, la cisterna architettata nell'epoca per raccogliere l'acqua. I grandi camini che ingoiano avidi la legna, che arde d'inverno tra volute di fumo e crepitanti scintille.
Nell'assolato e caldo pomeriggio ci protegge l'ombra dei pini marittimi che si levano alti all'ingresso del viale.
Davanti a noi un filare di aranci e limoni che colorano il giardino come gemme nell'oro del sole abbagliante.
Primaldo ci lascia scomparendo tra gli alberi, per ricomparire poco dopo con le braccia cariche di limoni.
Ne apriamo uno, profumatissimo e succoso, vera e propria manna dissetante.
Il cancello che si è chiuso alle nostre spalle ci divide dal tempo che scorre veloce, incalzante, spesso impietoso.
Camminiamo nei viali di ghiaia, che tagliano l'erba cresciuta naturalmente, senza artifici se non quello di accarezzarla di tanto in tanto perchè non diventi scapigliata. Così ci racconta Primaldo.
Siamo immersi in un'atmosfera che invoglia al riposo, al rilassamento totale, a riconquistare il dialogo tra il nostro corpo e l'anima disturbato e interrotto dalla frenetica attività quotidiana.
I ciuffi di lantane gialle e lilla, insieme a fiori di campo, crescono timidamente sulla terra abituata a nutrire gli ulivi forti e secolari.
La masseria e le sue basse costruzioni mediterranee colorate dal bianco della calce sono immerse nel sole e nelle piante, aiutate a crescere naturalmente con giusta attenzione, comunque mai soverchiante.
Primaldo ci spiega con occhi vivaci e meritata soddisfazione il lavoro di ricostruzione che lo ha impegnato per anni e continua ancora ad impegnarlo.
La fatica di ridare alle pietre il calore dell'ospitalità, all'acqua la continuità della vita del luogo, altrimenti destinato a scomparire.
Calore e vitalità che percepiamo e che lasciamo che ci pervada.
Il giorno sta per salutarci quando decidiamo di lasciare l'incanto del luogo. Il sole tinge di rosso il cielo terso dietro gli alberi che sembrano appoggiarsi pigri sul muretto a secco che circonda tutta la masseria e che Primaldo ha costruito pietra su pietra con sapiente arte contadina. Varchiamo il cancello, ma prima di reimmergerci nella realtà di sempre, ci voltiamo a salutare.
Primaldo, con il suo corpo piccolo e asciutto ma compatto e solido come gli ulivi della sua campagna, si allontana dalla nostra vista verso la porta di casa con il braccio in alto.
Arrivederci Primaldo! arrivederci Antica Masseria Fagà!
1° CORSO DI FORMAZIONE IN EMOSTASI E TROMBOSI (MASSERIA FAGA' - OTRANTO 2009)
Finalità del Corso
Il Corso interattivo, inserito in un programma di educazione medica permanente, si propone di formare ed aggiornare sui temi di ricerca di base, clinica e di laboratorio in campo di emostasi e trombosi.
La peculiarità innovativa del Corso è rappresentata dal numero selezionato dei partecipanti, allo scopo di garantire il massimo dell’interesse e della concentrazione con il minimo di dispersione. La sede scelta è volutamente un luogo fuori dagli schemi tradizionali, nella campagna di Otranto, dove è maggiormente auspicabile la familiarizzazione naturale e semplice dei partecipanti tra loro e con i docenti in un clima distensivo.
Articolazione e durata del Corso
Il Corso si articola in 20 ore al mese per 4 mesi (aprile – maggio – settembre – ottobre) distribuite nei giorni di venerdì, sabato e domenica per complessive 80 ore.
Professionisti cui è rivolto il Corso
Possono accedere al Corso:
i laureati in Medicina e chirurgia, specializzandi e specializzati in tutte le branche mediche e chirurgiche, rappresentando l'emostasi e la trombosi un campo di forte interesse generale;
i laureati in Biologia;
i tecnici di laboratorio.
Sede del Corso: Otranto
Numero previsto di partecipanti: 7 – 14
Direttore del Corso: Dr. Mario Schiavoni, direttore dell’U.O. di Medicina Interna del Presidio Ospedaliero di Scorrano (Lecce) – ASL Lecce.
Docenti:
Prof. Mario Colucci (DIMO – Università –Policlinico – Bari)
Prof. Maurizio Margaglione (Genetica Universitaria – Centro Emofilia – Policlinico- Foggia)
Prof. Alessandro Gringeri (Centro Emostasi e Trombosi – Policlinico – Milano)
Dr. Sylvia Von Marckensen (Centro Emostasi e Trombosi – Policlinico – Milano)
Dr. Elvira Grandone (IRCS – Casa Sollievo Sofferenza – S. Giovanni Rotondo- Foggia)
Dr. Giancarlo Castaman (U.O. di Ematologia – Ospedale S. Bortolo – Vicenza)
Dr. Prudenza Ranieri (Laboratorio di Coagulazione – Policlinico – Bari)
Dr. Angiola Rocino (Osped. Nuovo Pellegrini-Napoli)
Dr. Antonio Coppola (Clinica Medica – Centro Emostasi e Trombosi – Università Federico II –
Napoli)
Dr. Antonio Scaraggi (Clina Medica II – Centro Emofilia – Policlinico – Bari)
Dr. Cosimo Pietro Ettorre (Servizio di Coagulazione Policlinico – Bari)
l'iscrizione al Corso è gratuita. L'accesso è assegnato dalla Segreteria Scientifica sulla base della priorità acquisita
Segreteria Scientifica :
Dr. Mario Schiavoni
Dr. Antonella Coluccia
U.O. di Medicina Interna – Centro di Emostasi e Trombosi
P.O. di Scorrano – ASL Lecce
Tel/Fax +390836420523
Tel. mobile +39335477983
E-mail: marioschiavoni@gmail.com
Segreteria Organizzaziva
NL Congressi SrL
Via di Filomarino, 6 - 00199 Roma
Tel 0685305621
Fax 0685351294
http://www.nlcongressi.it/
Patrocinio: S.I.S.E.T. (Società Italiana per lo Studio dell'Emostasi e della Trombosi)
Supporter:
CSL Behring
Instrumentation Laboratory